Architettura delle reti del cervello di ratto

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 21 settembre 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

La ricerca nella branca della connettomica cerebrale continua a fare rapidi progressi, rendendo inadeguati gli attuali modelli di mieloarchitettonica ispirati ai principi generali di architettura connessionale, definiti sulla base di studi precedenti. Swanson, Hahn e Sporns hanno analizzato la configurazione del complesso dei collegamenti sinaptici intracerebrali del ratto, usando i metodi della scienza delle reti.

L’analisi UCA (unsupervised cluster analysis) ha generato un modello gerarchico costituito da moduli interconnessi o sottosistemi, allineati più con compartimenti di sviluppo evoluzionisticamente conservati che con la parcellizzazione dei sistemi funzionali correnti e con la categorizzazione. Le manipolazioni computazionali focali hanno consentito: 1) di identificare le regioni che hanno il maggiore effetto sull’organizzazione globale delle reti; 2) di rilevare i possibili fattori sottostanti questi effetti; 3) di desumere un modello dell’influenza dei ritmi circadiani.

In questo modello di connettività strutturale dinamica, gli effetti delle variazioni locali nella forza di connessione tendono ad esprimersi all’interno dei moduli, suggerendo l’ipotesi verificabile che i cambiamenti fisiologici “normali” e i cambiamenti anomali o patologici si diffondono preferenzialmente attraverso i moduli.

(Larry W. Swanson, Joel D. Hahn & Olaf Sporns, Neural network architecture of a mammalian brain. Proceedings of the National Academy of Sciences USA 121 (39): e2413422121, Sept. 17, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Biological Sciences, University of Southern California, Los Angeles, CA (USA); Department of Psychological and Brain Sciences, Indiana University, Bloomington, IN (USA).

Nella tradizione dell’Anatomia Umana Normale, lo studio dell’architettura della sostanza bianca telencefalica era parte della morfologia macroscopica descrittiva, che trovava un suo naturale completamento nella mieloarchitettonica istologica. Col progressivo perfezionamento delle tecniche associate alla metodica di neuroimmagine basata sulla risonanza magnetica nucleare funzionale (fMRI, da functional magnetic resonance imaging), l’attenzione è stata spostata sulla definizione del complesso delle connessioni funzionalmente attive, e sull’esplorazione della loro organizzazione funzionale. Il costituirsi della connettomica quale branca indipendente, ha consentito l’esplorazione di una dimensione ancora sconosciuta della neurofisiologia del sistema nervoso centrale e, con la rilevazione di elementi costanti tra le specie e la comprensione del valore evoluzionistico delle variazioni, permette studi comparati su mammiferi poco evoluti (roditori), che possono fornire nozioni utili anche per le indagini sul cervello umano.

Swanson, Hahn e Sporns hanno analizzato 106 connessioni cerebrali documentate e confermate in studi precedenti, giungendo a definire che il connettoma inter-regionale del cervello di ratto adulto ha di fatto 76.940 collegamenti assonici effettivi sui 623.310 possibili. Il dato è stato ottenuto analizzando le connessioni dei fasci di fibre stabilite tra 790 regioni della materia grigia mappate nel principale atlante di riferimento per la ricerca in questo campo; il complesso della struttura connettomica rilevata equivale a una densità di rete del 12.3%.

I ricercatori hanno indagato il dimorfismo sessuale delle connessioni usando un protocollo MCC (multiresolution consensus clustering), che ha generato una definita e circoscritta gerarchia di moduli/sotto-sistemi interconnessi con 3 moduli del primo ordine e 157 moduli terminali nelle femmine.

L’analisi top-down della gerarchia suggerisce: 1) una coppia di moduli primari con immagine “a specchio” sita nel settore rostrale del sistema nervoso centrale (proencefalo-mesencefalo) associata al controllo del comportamento; 2) un modulo primario singolo localizzato nel settore intermedio (rombencefalo) associato all’esecutività comportamentale.

Le implicazioni di questi risultati sono state studiate dai tre autori in rapporto ai processi embriogenetici cerebrali e all’evoluzione del cervello.

L’analisi bottom-up della gerarchia ha rivelato moduli già conosciuti e individuati in precedenza come “unità di elaborazione”, accanto a moduli nuovi, mai riconosciuti negli studi pregressi, delineando una realtà indagabile mediante ipotesi sperimentalmente verificabili.

L’analisi di rete globale indica che tutti gli hub sono siti nella coppia di moduli primari del settore rostrale, che un denso fascio di connessione si estende attraverso tutti e tre i moduli primari e, infine, che la rete esibisce gli attributi di small-world, ossia dell’intelligenza.

La simulazione di lesioni di tutte le regioni (una per volta) ha consentito di definire il grado di importanza fisiologica nell’organizzazione della rete globale. I ricercatori hanno impiegato la via visiva proveniente dalla retina come specifico esempio, includente gli effetti di ciclici cambiamenti di peso connessionale, dovuti al generatore di ritmo circadiano endogeno, ossia il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo (SCN).

Nel suo insieme questo studio delinea i principi dell’organizzazione architettonica delle reti neuroniche inter-regionali in un cervello di mammifero e suggerisce una strategia per creare un nuovo modello della connettività strutturale dinamica.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-21 settembre 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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